"CHI VUOL VIVERE SANO E LESTO, MANGI POCO E CENI PRESTO"...
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Se, come risulta da stime recenti, la spesa sanitaria nazionale dovesse salire nel 2025 a 210 miliardi di euro, una larga parte degli ulteriori 60 miliardi necessari a coprire tale fabbisogno potrebbe essere a carico delle famiglie: molte di esse, anche nel cosiddetto ceto medio, si troverebbero nella sostanziale impossibilità di accedere alle cure, producendo fenomeni preoccupanti di disuguaglianza e degrado sociale che non sono degni di un Paese avanzato come il nostro. Il crescente divario tra bisogni dei cittadini e risorse a disposizione rende sempre più difficili le scelte di priorità e pone un problema di trade off tra sostenibilità economica e diritti individuali che è difficile e pericoloso affrontare. Lunica risposta per spostare la frontiera del trade off e riempire quel vuoto di soluzioni che si crea in questa divaricazione è linnovazione. Uninnovazione che richiede un approccio multidisciplinare, in quanto per essere efficace deve toccare al tempo stesso diversi aspetti.
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AGENDA DIGITALE.EUCORRIERE COMUNICAZIONI.IT - VAI AL SITOAvanti piano per la sanità digitale italiana. La spesa sale a 1,3 miliardi.
TAGS OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE, CARTELLA CLININCA ELETTRONICA, TELEMEDICINA
La spesa per la sanità digitale italiana ha toccato nel 2017 quota 1,3 miliardi di euro (pari all1,1% della spesa sanitaria pubblica, 21 euro per abitante), con una crescita del 2% rispetto allanno precedente:un risultato non brillante ma che spicca per il segno più; lanno scorso la spesa nel digitale era in contrazione. Il quadro resta in ombra: i servizi digitali sono diffusi a macchia di leopardo sul territorio italiano e la maggior parte dei cittadini non utilizza ancora strumenti via web per accedere ai servizi sanitari; circa l80% degli italiani preferisce recarsi personalmente a ritirare documenti clinici, consultare un medico o pagare una prestazione, sette su dieci preferiscono parlare di persona con il proprio medico piuttosto che comunicare con strumenti tecnologici come email, Sms o WhatsApp. Sono alcuni dei risultati della ricerca dellOsservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net), presentata a Milano al convegno Sanità e digitale: uno spazio per innovare.
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CORRIERE COMUNICAZIONI.IT - VAI AL SITOIA in Sanità, il ruolo della PA per migliorare la vita al paziente.
TAGS AGID, LIBRO BIANCO, CENTRO DI COMPETENZE, SERVIZI SANITARI
La crescente pervasività e potenzialità dellIntelligenza Artificiale ha indotto diversi Paesi ad intraprendere la strada della sua opportuna utilizzazione nei vari settori di interesse. LItalia, dal canto suo, ha cercato di dimostrare di voler essere al passo dei tempi, presentando, attraverso lAgid, il primo Libro Bianco sullIntelligenza Artificiale al servizio del cittadino. Uno degli obiettivi dichiarati nel testo è quello di permettere alla Pubblica Amministrazione di recuperare e rinsaldare il rapporto di fiducia con la collettivita`. E per favorire questo recupero, lintroduzione nella PA di tecnologie come lIA richiede non solo interventi tecnici e amministrativi, ma anche sistemici, narrativi, estetici, capaci di generare senso e coinvolgimento. Aspetti, specie quello del coinvolgimento, che in ambito sanitario raggiungono livelli massimi, in quanto la tutela della salute ed i suoi risvolti emotivi giocano un ruolo fondamentale nel percorso di cura o di prevenzione, tenendo presente che il ruolo del medico deve restare centrale nellimplementazione dellIA, rafforzando il rapporto medico-paziente che rimane fondamentale nel processo assistenziale (vedi così i nodi da sciogliere per lintelligenza artificiale in Sanità).
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